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PROTEZIONE IN AMBIENTI CRIOGENICI - PROTEZIONE DA AZOTO LIQUIDO ( temperature tra -210 °C e -195 °C)
La manipolazione di liquidi e gas criogenici richiede una buona conoscenza delle proprietà associate ad ogni fluido criogenico per poter adottare le necessarie misure preventive e correttive e le eventuali azioni correttive.
I tre principali rischi associati alla manipolazione di liquidi criogenici sono:
bruciatura,
asfissia,
esplosione.
Un breve contatto (1 o 2 secondi) di uno spruzzo di un liquido criogenico con la pelle può essere molto pericoloso per la barriera di vapore che si forma tra il liquido freddo e la pelle calda. Anche un piccolo spruzzo sull’occhio può determinare un immediato danno. Una esposizione prolungata produce il danneggiamento dei tessuti simile a quello di una fiamma diretta. Il contatto diretto con un oggetto a temperature criogeniche produce una immediata bruciatura.
L'azoto liquido è un fluido criogenico. Viene utilizzato per il raffreddamento di apparecchiature scientifiche, per la crioconservazione di campioni biologici, e per altri processi nei quali è necessario ottenere o conservare temperature estremamente basse. La temperatura è bassissima e lo rende pericoloso.
L'azoto liquido non deve mai essere sottovalutato per i seguenti fattori:
1° contatto accidentale del personale con superfici a temperature criogeniche, contatto che provoca sulla pelle lesioni del tutto simili alle ustioni (l'entità del danno aumenta con il diminuire della temperatura e con il prolungarsi della durata del contatto).
2° il rischio più elevato in termini di frequenza di accadimenti incidentali, è quello legato al pericolo di asfissia conseguente alla dispersione di azoto in ambienti confinati. È noto che l'azoto non sia "intrinsecamente" tossico o nocivo nel senso tradizionale del termine, ma un aumento della sua concentrazione, non rilevabile poiché il gas è incolore ed inodore, può causare asfissia a causa della conseguente riduzione della percentuale di ossigeno in ambiente.
Guanti Grembiuli Ghette Visiere e accessori per azoto liquido e altri gas criogenici
DPI realizzati con materiali tecnici selezionati sottoposti alle più esigenti forme di controllo e sottoposti a rigorosi test di resistenza e durata. Certificati CE in 3° categoria di rischio (rischi mortali) per la protezione degli operatori.
Le principali caratteristiche di un guanto per azoto liquido e per protezione criogenica sono:
La capacità di proteggere dal freddo di contatto a lungo nel tempo
L’impermeabilità ai liquidi e quindi anche ai gas liquidi criogenici, senza che ne siano compromesse flessibilità e destrezza.
La resistenza alle bassissime temperature dei materiali costituenti il guanto ovvero che il contatto con il gas criogenico non sia causa di rotture del guanto.
Nei nostri guanti per protezione criogenica queste tre caratteristiche convivono grazie all’adozione dei materiali multistrato adottati e del sistema “multimembrana” che assicura la totale impermeabilità del guanto ai liquidi.
Nel quale è inserita la membrana principale microporosa che avvolge integralmente il guanto, garantendo il necessario livello di traspirabilità per il confort.
La funzione principali della membrana è quella di garantire impermeabilità in uso, mantenendo asciutti e confortevoli.